La mucosa vaginale è caratterizzata dalla presenza di alcuni batteri "buoni" e della flora lattobacillare, che si trovano in uno stato di equilibrio determinando uno specifico pH.
Valori del PH costanti proteggono dall’insorgere di infezioni, ma questo equilibrio può essere facilmente alterato,per le difese immunitarie basse o per la presenza di altri batteri, e ciò comporta il manifestarsi di un ambiente favorevole allo sviluppo e alla proliferazione di microrganismi in grado di provocare infezioni vaginali.
Quando questa eventualità si palesa, per verificare la natura della problematica è necessario effettuare l'analisi mediante tampone che può essere vaginale o cervicale.
Cos’è il tampone vaginale e quando deve essere eseguito?
Il tampone vaginale è un esame veloce ed indolore che verifica la presenza di infezioni vaginali (vaginosi batterica, micosi vaginale o per identificare malattie sessualmente trasmesse) causate da microorganismi patogeni.
Questo test viene prescritto ed eseguito dal ginecologo o dall’ostetrica, introducendo un tampone per prelevare le sostanze presenti in vagina, che sarà poi analizzato in laboratorio.
Quando è consigliato un tampone vaginale?
Arrossamento o prurito intimo, dolori della zona genitale o durante i rapporti sessuali, perdite inusuali e/o maleodoranti, pesantezza al basso ventre sono i tipici sintomi di infezioni vaginali che meritano un approfondimento e per cui è, quindi, richiesto un tampone vaginale.